Viaggi, libri e curiosità: Intervista, solo audio, per la presentazione del libro "Mezzo secolo rin...

“Prima c’era la Gigia, ora c’è Penny - Mezzo secolo di viaggi d’ogni tipo... e anche altri racconti”; Giorgio Càeran – ‘Youcanprint’ – aprile 2025 – 576 pagine – formato cm 17 x 24 con le alette larghe 9 cm. È il mio 7° e ultimo libro (“ultimo” nel vero senso della parola, perché poi non ne farò altri), ed è il mio migliore in assoluto. Insomma, è quello cui ci tengo di più e che addirittura sceglierei come mio unico, a discapito di tutti gli altri che ho pubblicato. Per dare la giusta idea, lo considero come se avessi fatto solo questo libro e nessun altro. &&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&& &&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&

mercoledì 6 luglio 2022

Intervista, solo audio, per la presentazione del libro "Mezzo secolo rin...

1 commento:

Giorgio Càeran6 luglio 2022 alle ore 21:09
Questa è un’intervista – solo audio e con una immagine fissa – del 26 maggio 2022 fatta a Pero (a circa 6,5 km dalla mia casa milanese), nella sede di “Radio Canale Italia”. È per la presentazione dell’imminente uscita del mio 6° e ultimo libro intitolato: “MEZZO SECOLO RINCORRENDO IL MONDO – NEI VIAGGI LA VESPA FU IL PRIMO AMORE... POI VENNE IL RESTO”. Ha 552 pagine per un formato di cm 17 x 24, ed è pubblicato dalla ‘Libreria Editrice Urso’, di Avola.
A ogni buon conto, dal 6 luglio 2022 questa intervista (di 9 minuti e 35 secondi) è pubblicata su “YouTube” e il suo link è:
https://youtu.be/owl_RxIU0j4
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Colleghi di lavoro in Iran

1977 - 1978: a Rezaiyeh, in Iran, tra colleghi italiani e iraniani nel cantiere (italiano) trovato per caso dopo il grippaggio della Vespa nel Kurdistan turco. Una parentesi prima di riprendere il viaggio verso l’India e il Nepal. Il primo a sinistra, in piedi, è AURELIO RINI: il meccanico valtellinese che mi riparò la “Gigia”... permettendomi così la ripresa del viaggio nella primavera del 1978, a inverno concluso. È simpatico ricordare che poi – sabato 1° dicembre 1984 – sono stato presente al suo matrimonio a Pedenosso (8 km dopo Bormio e 30 prima di Livigno, a m 1.345 s/m), una frazione di Valdidentro a ridosso del Parco Nazionale dello Stelvio, in provincia di Sondrio. Dopodiché ci siamo visti una sola volta, pochissimo tempo dopo quando con mio cugino Roberto Ratti andai a trovare sia lui sia altri che conobbi in Iran.

In vacanza negli Stati Uniti d’America.

26 giugno 2014: al “Quincy Market” di Boston. È un bel posto per mangiare, multietnico. Peccato solo che sia difficile poi, una volta preso da mangiare, trovare un posto per sedersi. In effetti, dove si acquista non ci sono né sedie né tavolini. Bisogna curare gli orari buoni e meno affollati di gente. In questo caso mia figlia ed io abbiamo fatto le scale, nella posizione centrale, e ci siamo portati su la vaschetta del cibo. Ci stiamo cibando con specialità turche, e sono buone. Il posto, tutto coperto, è davvero bello e merita farci una visita.

Sul “PONTE ALLA LUNA”, 11 giugno 2017.

Domenica, 11 giugno 2017: al “PONTE ALLA LUNA” di Sasso di Castalda (in provincia di Potenza). Da sinistra a destra: ENRICO LA MANNA, ALFREDO GAETA, FRANCO CATARUOZZOLO, ROCCHINO SOLOMITA, GIORGIO CÀERAN. Foto scattata alla fine, quando il doppio passaggio si è concluso. In questo ponte “tibetano”, inaugurato appena 66 giorni prima (ossia il 6 aprile), ci sono due passaggi: il primo ponte è lungo 95 metri ed è sospeso a circa 70 di altezza. Poi c’è il secondo, con una campata unica di ben 300 metri a 120 di altezza. Due parole sul nome: il “Ponte alla luna” deve il suo nome a Rocco Petrone, l’ingegnere della Nasa di origini sassesi, responsabile della missione Apollo 11 che il 20 luglio del 1969 portò il primo uomo sulla luna.

Il 50° anniversario della Vespa, in francobollo

Francobollo delle Poste Italiane che ricorda il 50° anniversario della Vespa, il cui giorno di emissione è stato il 20 giugno 1996. Nonostante che dalla Piaggio io non abbia mai avuto alcun sostegno tecnico, organizzativo, economico e pubblicitario (o semplicemente morale), ebbene mi ritengo abbastanza soddisfatto della “Vespa 200 Rally”, ritenendola adatta al tipo di viaggi da me fatti. Questa Vespa, tuttavia, in Asia mi ha dato non pochi grattacapi anche se c’è da tener conto che ero partito da casa già con un mezzo non ben registrato. In ogni modo di problemi ne ho avuti parecchi lungo il viaggio e non è filato tutto liscio, come invece avrei sperato. Io la vedo così: la “200 Rally” è la miglior Vespa che abbia avuto, senz’altro. Forse l’ho sfruttata un po’ troppo e alla fine non era il massimo dell’efficienza. Nel mio viaggio alla volta dell’India ero partito con un mezzo con cui l’anno prima ero andato a Capo Nord. Dopodiché lo scooter aveva subito un incidente stradale, pertanto verso l’India ci ero andato con una Vespa che aveva quattro anni e che era piena zeppa di problemi meccanici: da paranoia.

Biografia

Ho pubblicato cinque libri: “La via delle Indie in Vespa” (1983, 224 pagine – Edizioni Càeran, con la prefazione di Armando Boscolo che all’epoca era Direttore della rivista ‘Motociclismo’); “Giramondo libero - In viaggio con la Vespa o con lo zaino” (2006, 384 pagine – Giorgio Nada Editore, con la prefazione di Sergio Stocchi); “È meglio che vada sulle vie del mondo - Dalla Vespa allo zaino, dal sacco a pelo al trolley” (2020, 540 pagine – Aletheia Editore); “Una Vespa, uno zaino, un sacco a pelo, un viaggio” (2020, 280 pagine – Libreria Editrice Urso); e “Papà, andiamo a Santiago? - Padre e figlia sul Cammino Portoghese” (2021, 160 pagine tutte a colori – Libreria Editrice Urso, con la prefazione di Luca Gianotti).

Sia ‘Giramondo libero - In viaggio con la Vespa o con lo zaino’ sia ‘Una Vespa, uno zaino, un sacco a pelo, un viaggio’ li ho impaginati io, con la differenza che per il primo ho fatto tutto tranne la copertina… mentre per il secondo pure quella.

Riguardo invece a ‘Papà, andiamo a Santiago? - Padre e figlia sul Cammino Portoghese’, l’impaginazione la fece mia moglie nel 2014, solo che all’inizio del 2021 l’ho ritoccata io giacché è stato cambiato il formato, passando da cm 14 x 21 a 15 x 21. C’è da aggiungere che nel 2014 si fece un inutile e-book di questo libro, mentre a marzo 2021 è diventato finalmente cartaceo.

E adesso? Beh, il mio grande desiderio è fare il capolavoro, il mio botto finale, ma stavolta non lo svelo e lo tengo per me; vedrò se sia possibile portarlo a termine. Una cosa è certa: il mio lavoro continua perché sto progettando il meglio che abbia mai fatto, anche se è il più difficile. E, sia chiaro, per questo progetto non voglio sborsare un centesimo… piuttosto lascio perdere.

Sabato, 4 giugno 2022: a Lavagna (GE).

Sabato, 4 giugno 2022: a Lavagna (in provincia di Genova), in occasione della 4ª edizione di Motori in Agorà durata due giorni, promossa dall’Associazione Culturale l’Agorà di Lavagna e dall’Associazione Ligure Letteratura Giovanile. Qui sono sulla Vespa con la quale Fabio Cofferati nell’estate precedente era partito verso il Giappone. Comunque, l’indomani, alla fine di questo meeting culminato con la 2ª intervista fatta, ai quattro ospiti (io incluso) è stata regalata una preziosissima Targa Ricordo.

Ecco il mio 7° e ultimo libro (aprile 2025).

“Prima c’era la Gigia, ora c’è Penny - Mezzo secolo di viaggi d’ogni tipo... e anche altri racconti” – Giorgio Càeran – Youcanprint – aprile 2025 – 576 pagine – formato cm 17 x 24 con le alette larghe 9 cm – 35 euro. È il mio 7° e ultimo libro (“ultimo” nel vero senso della parola, perché poi non ne farò altri), ed è il mio migliore in assoluto. Insomma, è quello cui ci tengo di più e che addirittura sceglierei come mio unico, a discapito di tutti gli altri che ho pubblicato. Per dare la giusta idea, lo considero come se avessi fatto solo questo libro e nessun altro.